Affermare i diritti dei minori significa tutelare il diritto dei figli ad avere rapporti costanti ed assidui con entrambi i genitori. PAPA' SEPARATI è un nome scelto con molta attenzione, perché indica la diffusa condizione dei padri, separati dai figli, ostacolati nello svolgere il loro ruolo educativo dei figli minorenni, sia per orientamenti della giurisprudenza, sia per comportamenti escludenti. .
.

la storia di Valentina Cori

ROMA - Natale 2005 - Da 8 anni Enrico Cori non ha alcuna notizia della figlia Valentina....



Ci scrive Papà Cori, padre di Valentina una bambina scomparsa da OTTO anni, da quando l'ex moglie decise di scomparire nel nulla con la figlia,

In questi anni il padre non ha mai smesso di cercala sia in Italia che in Eurpoa.
Anche quest'anno papà Cori vuol far sapere alla figlia Valentina che NON ha mai smesso di cercarla e MAI SMETTERA'!

SERENO NATALE VALENTINA, CON AMORE DAL TUO PAPA' ENRICO

Scrivo queste righe per chiedere la vostra collaborazione....

DA ORMAI 8 ANNI NON HO ALCUNA NOTIZIA DI MIA FIGLIA VALENTINA

Costretta dalla madre a vivere in latitanza (sicuramente anche sotto falso nome).

Il 21 febbraio Valentina compierà 14 anni…

Vi sarei grato se farete circolare questa mail tra i vostri contatti e le vostre amicizie (un semplice copia e incolla di questo testo, link inclusi) nella speranza che possa giungere sino a... Valentina ...o a qualcuno che possa darmi sue notizie.

Cellulare: 349.7219832 Mail: enrico.cori@alice.it

Un sentito grazie per la collaborazione che vorrete darmi.

Un papà disperato Enrico Cori

INVIATE UNA E-MAIL DI SOLIDARIETA' AD ENRICO SIMBOLO DI UNA PATERNITA' NEGATA.

Maggiori informazioni puoi averle sul sito: www.valentinacori.it

Il sito di Valentina Cori

La foto di Valentina è inserita sul sito della Polizia di Stato: www.bambiniscomparsi.it
---------------------------------------------------------------------

Cara/o amica/o,

finalmente, dopo otto lunghissimi anni di ricerche,
lo scorso 20 febbraio (il giorno prima del suo 14° compleanno)
ho potuto riabbracciare mia figlia Valentina.

Immagino che tutti voi siate in attesa di conoscere tutti i dettagli
e condividere gli avvenimenti di queste ultime settimane...
devo però chiedervi di pazientare ancora un pò.

Al momento la situazione è ancora molto delicata ed è opportuno
che io mi attenga alla necessaria riservatezza.

Colgo l'occasione per ringraziarvi tutti, dal più profondo del cuore,
per il vostro prezioso aiuto e per la solidarietà dimostratami.

Spero di poterlo anche presto fare personalmente e a ciascuno di voi.

Un abbraccio... Enrico Cori.





la storia di Valentina Cori

documentazione carriera scolastica dei figli - circolare Moratti

Oggi 21/12/2005 trova fine un lungo periodo di oscurantismo perpetrato dalla scuola italiana nei confronti dei genitori separati non affidatari

Il Ministro: Letizia Moratti elimina il burka che da oltre trent'anni costringeva i genitori separati non affidatari alla genitorialità di serie B

Il comunicato che segue, emanato ieri ed ufficializzato oggi, non ha bisogno di essere commentato:

------------------------------------------------

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’istruzione
Direzione generale per lo studente

Prot.7657/A0 / Roma,20.12.05

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali Sedi

Al Sovrintendente Scolastico della Provincia autonoma diBolzano

Al Sovrintendente Scolastico della Provincia autonoma di Trento

All'Intendente Scolastico per le Scuole di lingua tedesca Bolzano

All'Intendente Scolastico per le Scuole delle località ladine Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico per la Valle d’Aosta Aosta

OGGETTO:

Genitori separati non conviventi
Richiesta documentazione carriera scolastica dei figli.

A seguito del parere di merito del Ministero della Giustizia, relativo alla possibilità per il genitore non affidatario, in situazione di separazione e/o divorzio, di potere esercitare il diritto di seguire il figlio nel percorso scolastico, si invitano le SS. LL. a tener conto di quanto segue.

La potestà attribuita ad entrambi i genitori deve essere esercitata di comune accordo (art. 316 c.c.) o quantomeno concordata nelle linee generali di indirizzo, sulla base delle quali ciascun genitore potrà e dovrà operare anche separatamente

Anche quando l’esercizio della potestà è attribuito ad uno solo dei genitori, in genere il genitore affidatario, le decisioni di maggiore interesse sono adottate da entrambi i coniugi (art. 155 c.c.).

Il coniuge, cui i figli non siano affidati, ha il diritto e il dovere di vigilare sulla loro istruzione ed educazione.
Si può, altresì, affermare che la funzione educativa – di cui peraltro la potestà è mero strumento – deve svolgersi tenendo conto in via primaria della necessità di sviluppo della personalità del figlio, inteso come soggetto di diritti nella sua centralità, anziché delle aspettative e degli interessi personali dei genitori.

E’ proprio su tali comportamenti, quando si configurino gravi forme di carenza di assistenza e cura ovvero abuso, che il genitore, affidatario o non affidatario, potrà incorrere nella decadenza della potestà genitoriale su provvedimento del giudice ai sensi degli artt. 330 e ss. c.c.
Solo in tal caso, a tutela del figlio nei confronti del quale è stata posta in essere la condotta pregiudizievole, il genitore decaduto dalla potestà sarà conseguentemente decaduto da qualunque diritto dovere nei confronti dell’educazione dei figli.

Tanto premesso, si invitano le SS.LL. a voler favorire l’esercizio del diritto dovere del genitore separato o divorziato non affidatario, (articoli 155 e 317 c.c.), di vigilare sull’istruzione ed educazione dei figli e conseguentemente di accedere alla documentazione scolastica degli stessi.

Ringraziando per la collaborazione, si resta in attesa di conoscere eventuali situazioni di disagio che possano essere di impedimento, anche parziale, del diritto di conoscenza di cui alla presente nota.

IL DIRETTORE GENERALE: Dott.ssa Maria Moioli

--------------------------------------------------

I manifestanti del Ministero della Pubblica Istruzione

Clicca sull'immagine per ingrandirla

I nomi dei partecipanti alla manifestazione, partendo da sinistra:

Sig. Marco Rocchi (Veterano)

Dott. GIORGIO CECCARELLI ( PRESIDENTE ass. FIGLI NEGATI )

Sig. ANTONIO MATRICARDI (Pres. Papà separati - Roma)

Sig. Stefano Sabatino ( webmaster sito FIGLI NEGATI )

Sig. GERARDO MERCORIO (Pres. ass. Caro papà)

Sig. Enrico Caroli (Veterano)

Sig. Renato Santoni (Pioniere)

Sig. Fornonzini Fabio Luca (giunto dal nord)

Cerchiamo il nome dell'ultimo componente

--------------------------------------------------

Il COMUNICATO STAMPA emesso dal presidente: GIORGIO CECCARELLI

IL MINISTRO MORATTI TOGLIE IL BURKA AI PADRI SEPARATI: REGALO DI NATALE SPECIALE, LA SOSPIRATA CIRCOLARE SULLE PAGELLE.

DOPO 35 ANNI, ARRIVA LA CIRCOLARE CHE ELIMINA, NELLE SCUOLE PUBBLICHE E PRIVATE, L'APARTHEID TRA I PADRI SPOSATI E QUELLI SEPARATI.

CON LE LACRIME AGLI OCCHI, ANNUNCIAMO A TUTTI GLI ITALIANI CHE, DOPO 35 ANNI DI SOPRUSI E UMILIAZIONI, DI INGIUSTIZIE E SOFFERENZE, I PADRI SEPARATI, NON AFFIDATARI DEI FIGLI (LA STRAGRANDE MAGGIORANZA - 90%) POTRANNO RICEVERE TUTTE LE INFORMAZIONI SCOLASTICHE DEI FIGLI, COMPRESE LE PAGELLE.

FINISCE L'APARTHEID, LA DISCRIMINAZIONE E IL DOLORE DEL GENITORE DI SERIE B, IL PADRE SEPARATO.

COMINCIA, DALLA SCUOLA, GRAZIE ALLA SENSIBILITA' DEL MINISTRO LETIZIA MORATTI E DEL DIRETTORE GENERALE DELLO STUDENTE, MARIOLINA MOIOLI, LA RISCOSSA CULTURALE DEI PADRI SEPARATI ITALIANI.

QUESTA STORICA VITTORIA PREMIA L'IMPEGNO DEL MOVIMENTO PER I DIRITTI DEI FIGLI E DEI GENITORI SEPARATI (FIGLI NEGATI, PAPA' SEPARATI, CARO PAPA', ARMATA DEI PADRI).

LE ASSOCIAZIONI RINGRAZIANO IL MINISTRO, I MEZZI DI INFORMAZIONE E TUTTI COLORO CHE HANNO CONTRIBUITO A SEGNARE QUESTA PAGINA DI CIVILTA' PER IL NOSTRO PAESE.

E' AMARO CONSTATARE CHE I NOSTRI APPELLI AGLI INTELLETTUALI ITALIANI SONO CADUTI TUTTI NEL VUOTO AD ECCEZIONE DI POCHISSIMI CASI DI SOLIDARIETA'.

SIAMO ORGOGLIOSI E FIERI DI AVER OTTENUTO GIUSTIZIA SENZA AVER MAI FATTO DEL MALE A NESSUNO E SENZA AVER MAI DANNEGGIATO VETRINE O AUTO.

IL MOVIMENTO DEI PADRI SEPARATI CONTINUERA' A MANIFESTARE, CON PARI CIVILTA' E PASSIONALITA', PER QUELLE RIFORME FONDAMENTALI DEL DIRITTO DI FAMIGLIA CHE CONSENTIRANNO AI NOSTRI FIGLI DI CONTINUARE AD AMARE ENTRAMBI I GENITORI E I QUATTRO NONNI.

ARMATA DEI PADRI:

ASS. FIGLI NEGATI
www.figlinegati.it
3392753088

ASS. PAPA' SEPARATI
3357510577

ASS. CARO PAPA'
3334128791


-----------------------------------------------

Clicca sull'immagine de Il TEMPO per ingrandirla

L'articolo de IL TEMPO

Circolare del ministro obbliga le scuole a comunicare con i genitori non affidatari

La Moratti con i padri separati «Anche a loro le pagelle dei figli»

di NATALIA POGGI / IL TEMPO

MAI più recite di Natale a scuola senza papà (quando lui è il genitore non affidatario).
Perchè presto una circolare ministeriale firmata di pugno dal ministro Moratti imporrà agli istituti scolastici che tutti i momenti salienti della vita educativa degli alunni, compresi gli incontri con i docenti e i voti in pagella, nel caso in cui i genitori sono separati devono essere comunicati anche alla parte non affidataria (nel 95% dei casi il padre).
«Finisce l'apartheid, la discriminazione e il dolore del genitore di serie B, il padre separato.
E la riscossa culturale comincia, dalla scuola, grazie alla sensibilità del ministro Letizia Moratti e del direttore generale dello studente, Mariolina Moioli» esultano le associazioni dei padri separati che da anni si battono per un cambiamento di mentalità.
«Nel nostro paese siamo ancora al medioevo - dice Antonio Matricardi dell’Associazione Padri Separati - perchè si considerano i figli come proprietà privata del genitore affidatario e s’ignora la condivisione dei ruoli genitoriali.
E allora se tra i genitori non c’è dialogo e nel corso degli anni l’odio si è cementificato il padre è tenuto all’oscuro delle scelte scolastiche del figlio.
E non può fare nulla.
Un esempio?
Ho saputo solo da mio figlio, e a cose fatte, dove era stato iscritto a scuola.
Con questa lettera circolare il ministro Moratti ci rende finalmente giustizia».
Quindi a parte i voti in pagella, con eventuali "brutte sorprese" finali, perfino i colloqui con i docenti vi vengono preclusi?
«Io consiglio ai padri separati, come me, di mettersi subito in contatto con la scuola, chiedere incontri con presidi e insegnanti per spiegare la situazione familiare.
Insistere per avere le date degli incontri, mantenere un filo diretto con chi segue l’educazione del proprio figlio».
Con questa circolare non sarà più necessario?
«Praticamente ci hanno tolto il burqa - prosegue il signor Matricardi - finalmente un aspetto importante della vita dei nostri ragazzi non ci sarà più precluso, a priori.
È importante anche conoscere i voti in pagella.
Certe volte l’ex coniuge è talmente inviperito che per dispetto tace sulle performance scolastiche dei figli.
E quando queste non sono buone, temendo forse di dover ammettere qualche defaillance nell’educazione del figlio, sono ancora di più occultate.
Noi propugniamo da tempo la necessità di rivedere tutto il sistema.
Una volta usciti dal Tribunale anzichè limitarsi a trasformarci gli uni in padri-a-ore le altre in madri-padrone dovrebbero dirottarci verso un mediatore-psicologo.
Serve una figura che aiuti la divisione dei compiti genitoriali».
Quando Attilio Floresta di Gela andò a scuola del figlio per chiedere la copia della pagella venne cacciato: non ne aveva diritto perchè non era il genitore affidatatio.
Attilio protestò vivacemente.
E anche all’epoca il Ministero intervenì e la pagella gli fu datra.
Dunque tutto comincia dalla scuola... «Stiamo vivendo un momento storico che aspettiamo da 35 anni - conclude il padre separato - Con le nostre battaglie difendiamo solo il futuro dei nostri figli.
Pensi che molti padri vengono a sapere che i propri figli hanno subito qualche intervento chirurgico solo a operazione fatta.
Questo è ingiusto e anche anticostituzionale».

-----------------------------------------------

Clicca sull'immagine de IL GIORNO per ingrandirla

----------------------------------------------

Clicca sull'immagine de REPUBBLICA per ingrandirla

Clicca sull'immagine de REPUBBLICA per ingrandirla

IL TESTO DELL'ARTICOLO

Dopo sit-in e proteste da oggi i genitori a cui non sono stati affidati i ragazzi hanno diritto di essere informati sull'andamento scolastico dei propri bambini

Sì del ministero ai separati potranno vedere la pagella dei figli

di CINZIA SGHERI / REPUBBLICA

Il 15 settembre scorso manifestavano davanti al ministero dell'Istruzione.
Lo stesso giorno riuscivano a strappare al ministro Letizia Moratti e al direttore generale Maria Moioli una promessa, l'impegno a risolvere entro la fine dell'anno la spinosa questione delle pagelle scolastiche negate ai genitori separati non affidatari.
E ieri il direttore Moioli ha firmato la circolare: "Il coniuge, cui i figli non sono affidati, ha il diritto e il dovere di vigilare sulla loro istruzione ed educazione".

Per il movimento dei padri separati è il regalo di Natale più bello e inaspettato, quello più desiderato.
Giorgio Ceccarelli, presidente dell'associazione Figli negati, è raggiante: "Non solo i papà separati, ma tutte le persone di buon senso oggi possono dire che l'Italia ha fatto un passo importante verso la civiltà".
È un fiume in piena, Ceccarelli, ricorda le mortificazioni di una scuola che gli negava la possibilità di avere notizie sull'educazione di sua figlia, ripensa a tutte le manifestazioni fatte per combattere questa ingiustizia, ringrazia i nonni, le mamme, la stampa e tutti quelli che hanno sostenuto Figli negati e le altre associazioni, Papà separati, Caro papà, l'Armata dei padri.

"Dopo 35 anni di apartheid, cioè dal referendum sul divorzio in poi - prosegue Ceccarelli - finalmente finiscono le umiliazioni e le sofferenze dei padri separati non affidatari, che da oggi potranno ricevere tutte le informazioni scolastiche dei figli, compresa una copia della pagella".

Ma se la per la pagella è vinta, l'armata dei padri non retrocede.
"Abbiamo manifestato a piazza Navona in questi giorni, e per il 6 gennaio ci siamo dati appuntamento in piazza San Pietro, armati del solito striscione con lo slogan Papà c'è": vogliono sollecitare la Chiesa a prendere posizione in favore dei papà separati.
Ma questa è un'altra storia.
(22 dicembre 2005)

Salluzzo - Mobbing genitoriale e PAS

Roma 19 dicembre 2005
Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense

CONVEGNO DI MONDOFORENSE
“DISEGNO DI LEGGE SULL’AFFIDAMENTO CONDIVISO”

Relazione di Mario Andrea Salluzzo*

MOBBING GENITORIALE NELLA SEPARAZIONE E
SINDROME DI ALIENAZIONE GENITORIALE (PAS)

L’utilizzo che farò del termine “mobbing”, in questo contesto, è esteso al
campo delle separazioni. L’accezione da me utilizzata è pressoché identica a
quella già utilizzata da Gaetano Giordano (2004; 2005); non si limita, quindi, a
considerare il fenomeno solo da un punto di vista lavorativo, ma lo estende
anche ad altri contesti umani, come, ad esempio, quello del rapporto coi figli
dopo la separazione.


Articolo in PDF

Paolo Ferliga - Il Segno del Padre


"Il Segno del Padre - di Paolo Ferliga"

IL SEGNO DEL PADRE - Nel destino dei figli e della comunità
(Moretti&Vitali editori, ottobre 2005)
www.morettievitali.it
per ordinare il libro:
ordini@morettievitali.it

Il segno del padre nel destino dei figli e della comunità

Nell’epoca moderna, da Amleto ai nostri giorni, l’immagine del padre, sia di quello terreno che di quello divino, si è sempre più sbiadita, tendendo a scomparire dalla vita della comunità e generando nei figli un vuoto spesso incolmabile. In un confronto serrato col pensiero di Jung, l’autore mostra come tale immagine sia stata, per nostra fortuna, sapientemente conservata dall’inconscio collettivo. Nei miti e nei sogni, ma anche nei testi sacri e nella poesia, è infatti possibile rintracciare l’archetipo del Padre, vera e propria immagine guida, in grado di aiutare uomini e donne a dare un senso al proprio destino.

Paolo Ferliga evidenzia a questo proposito come il contributo di Freud sul complesso di Edipo, possa essere accolto in una prospettiva archetipica. Simbolicamente il padre si presenta infatti come portatore di un segno caratteristico: la ferita, dolorosa ma indispensabile, perché i figli possano separarsi dal protetto mondo materno ed affrontare con coraggio ed entusiasmo la vita.

La presenza del padre, indispensabile fin dalla nascita accanto a quella della madre per lo sviluppo psichico e affettivo dei figli, diviene fondamentale nel corso dell’adolescenza, per iniziarli alla vita della comunità, al mondo dei valori e dello spirito.

Ma anche i figli sono importanti, come mostra la vicenda di Abramo e di Isacco, per la piena realizzazione di un uomo e si svelano spesso come il suo destino più autentico. Nel riconoscere il desiderio di essere padre ciascun uomo può infatti scoprire la gioia e la bellezza della vita.

Convenzione consulenza legale online

La collaborazione dell’Associazione Papà Separati Onlus con 101Professionisti.it nasce nel settembre 2005 e si consolida con la firma da parte dei rispettivi responsabili della convenzione il 31 ottobre 2005 a Napoli.

Infatti, dalle innumerevoli richieste pervenute dagli associati in questi anni, si riscontrava l’esigenza di individuare una struttura che potesse fornire un supporto giuridico per la risoluzione di tutte le problematiche in cui possono imbattersi i genitori separati. Per rispondere a questa esigenza, Papà Separati Onlus ha contattato una struttura seria, affidabile e competente quale 101Professionisti.it

101Professionisti.it, nata nel 2000, infatti, può contare su un pool di numerosi avvocati esperti in diritto di famiglia con sedi in tutta Italia ed è in grado di fornire un ottimo servizio di assistenza, giudiziaria e stragiudiziale, qualificato ed efficiente.

La convenzione, in particolare, prevede la possibilità per tutti gli associati di rivolgersi a 101Professionisti.it, direttamente o per il tramite dell’associazione, per richiedere consulenza legale e fiscale.

Tra i servizi offerti:

  • consulenza legale entro 48 ore
  • redazione di diffide
  • invio di lettere
  • attività di studio e ricerca

Il gruppo 101 conta infatti su una rete di professionisti con sedi su tutto il territorio nazionale, esperti, tra le altre, in materia di riconoscimento di figli naturali, accertamento giudiziale della paternità, assegno di mantenimento, diritto di visita, separazione e divorzio e modifica dei relativi provvedimenti riguardanti il coniuge e la prole, ed altre.

Richiedere assistenza è semplice, basta inviare una richiesta alla quale seguirà la trasmissione da parte nostra di un preventivo gratuito.

Richiedi preventivo per una consulenza legale

Ottenere una consulenza legale entro 48 ore nel tuo indirizzo email � semplicissimo.
Compila il modulo in basso. Entro due ore dall'invio riceverai un preventivo. Il costo medio di una nostra consulenza � di euro 57,00 iva escl.. Per questioni di particolare complessit� il costo potr� anche variare. Il preventivo non impegna a richiedere la consulenza. Ogni parere legale fornito sar� concludente e composto da: 1) premessa di carattere generale, 2)analisi dei vari problemi, 3) soluzione dei quesiti. Dal 2000 101Professionisti.it ha risolto oltre 4000 quesiti in meno di 24-48 ore.

Le nostre modalit� operative Le garanzie che noi offriamo

Nozze nulle in caso di patto tra coniugi per non avere figli

(Cassazione 12010/2005)

Il consenso al matrimonio non può essere sottoposto a condizioni
Il matrimonio è nullo in caso di accordo preventivo tra i coniugi per non avere figli. Lo ha stabilito la Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione confermando la nullità delle nozze stabilita dal Tribunale ecclesiastico nei confronti di due coniugi che avevano stipulato un patto, anteriore al matrimonio, con il quale decidevano di non avere figli, subordinandone la nascita al verificarsi di determinate condizioni. Secondo la Suprema Corte il matrimonio non può essere sottoposto a condizioni, e pertanto l'accordo per non avere figli, se stipulato prima delle nozze, incide sulla libertà del consenso dei coniugi rendendo nulle le nozze, tanto più quando risulti provato ''l'accordo simulatorio raggiunto dai coniugi durante il matrimonio e dimostrato dall'uso costante di accorgimenti anticoncezionali''.

Dario de Judicibus - Le dieci regole dei buoni genitori

Titolo Le 10 regole dei Buoni Genitori
Editore Gruppo Editoriale Armenia
Anno 2003 (1a edizione), 2005 (2a edizione)
Formato Cartonato, 252 pagine, 10×15 cm.
ISBN 88-344-1505-1
Prezzo €8,50 (1)

Un volumetto che aiuta a riflettere sul proprio ruolo di genitore e a non dare nulla per scontato, che incoraggia i padri e le madri a una maggiore flessibilità e comprensione. A dispetto del titolo, non vuole essere una sorta di manuale del "bravo genitore" quanto piuttosto una raccolta di spunti di riflessione dai quali partire per trovare il giusto modo per essere un genitore attento e pronto a cogliere le esigenze dei propri figli. L'obiettivo di questo libro non è quindi quello di fornire una serie di "regolette" bell'e pronte, da utilizzare nel rapporto quotidiano con i figli, ma di presentare e promuovere un modo diverso di confrontarsi con loro, un vero e proprio "metodo" che spesso richiede di abbandonare alcune delle abitudini e atteggiamenti che si sono consolidati nell'ambito della nostra società nel corso dei secoli.

Mario Andrea Salluzzo - Psicopatologia nella separazione...

Attualità in Psicologia, Volume 19, n.3/4 – pp.221-235
Ripubblicazione per gentile concessione della
casa editrice E.U.R. Edizioni Universitarie Romane.

MARIO ANDREA SALLUZZO
Psicologo Psicoterapeuta Az. USL Rm D

PSICOPATOLOGIA NELLA SEPARAZIONE, DIVORZIO E AFFIDAMENTO

RIASSUNTO
Il presente articolo si occupa delle problematiche della separazione-divorzio conflittuale, nonché di quelle dei figli e dell’affidamento, evidenziando i limiti e i pericoli dei contesti istituzionali deputati ad affrontarle. Vengono passati in rassegna gli attuali modelli di intervento, che si dispiegano dall’ambito giuridico a quello psicologico e psichiatrico, per proporre infine un cambiamento di prospettiva sull’argomento.
Parole chiave: separazione-divorzio conflittuale, affidamento congiunto-condiviso, disturbi dell’adattamento, acting out giudiziario, mediazione familiare, responsabilità genitoriale, mobbing genitoriale, sindrome di alienazione genitoriale.


Articolo PDF

Poussin - L'affidamento alternato

L’affidamento alternato ha fatto scorrere fiumi di inchiostro in
questi ultimi anni. Lontano dalle polemiche, questo libro
intende descrivere con lucidità i vantaggi e gli inconvenienti di
un tipo di affidamento che, sperimentato “sul campo”, si rivela
una soluzione rassicurante per i figli e un sistema equilibrato
per i genitori che potranno svolgere il proprio ruolo di padri
e di madri, pur destinando del tempo alla loro vita di adulti.
A quale età si può pensare a un affidamento alternato?
Quali sono le condizioni indispensabili?
Come vi si adatta l’adolescente?
Quali sono i segnali che fanno ritenere che non sia il caso di insistere?...
Che i genitori abbiano già messo in atto l’affidamento alternato
o che lo stiano prendendo in considerazione, questo libro li
aiuterà a saggiare le proprie motivazioni, mettere in conto le
difficoltà e trovare un equilibrio soddisfacente per tutti.
Nella postfazione di Marino Maglietta, curatore del volume,
sono anticipati i contenuti, gli scopi e i vantaggi dell’affidamento
condiviso, che sta per diventare legge dello Stato italiano.
Maglietta, ideatore della riforma, la illustra brevemente
inserendola in un contesto normativo europeo al quale
l’Italia non può non adeguarsi.
Gérard Poussin, professore di psicologia infantile, insegna
all’Università di Grenoble.
Anne Lamy è giornalista a Tolosa.
Marino Maglietta, docente presso l’Università di Firenze,
Presidente dell’Associazione Nazionale “Crescere Insieme” è
portavoce del gruppo delle “Associazioni per la riforma”.
In copertina, un disegno di Olivier Tallec.
ISBN 88 7166 873 1
,!7II8H1-ggihde! € 13,50

Quanto costa un figlio

da un articolo di Panorama il costo di un figlio
L'Associazione si riserva di verificare i dati pubblicati da Panorama, in quanto da recenti Studi Universitari l'orientamento, giustificato da comportamenti sociali di coerenza economica, vanno in un altra direzione.
Da un articolo di Panorama, pubblicato il 23/02/2006, i costi di un figlio, suddivisi per redditi, età e localizzazione geografica, con percentuali, che decrescono al crescere dei redditi di entrambi i genitori. I costi sono suddivisi per capitoli di spesa e attribuiti a redditi medi conseguiti al nord, centro e sud.

Emerge che a 3 anni il costo assorbe una percentuale che va dal 15% al 17% dei redditi.
A 6 anni dal 17% al 20% dei redditi.
A 16 dal 20% al 23% dei redditi.

Il link di riferimento
http://www.panorama.it/italia/cronaca/articolo/ix1-A020001029351

Leggi il documento

In media 230 mila euro per mantenerlo fino a 24 anni. E al crescere del reddito il conto sale. Lo rivela la ricerca di un gruppo di studiosi di Firenze. Piena di sorprese.

di Guido Fontanelli dal sito internet: www.panorama.it

«Cari bambini»... Si fa presto a dirlo, ma quanto esattamente sono «cari» i bambini? Quanto costa mantenere un figlio, dall'acquisto dei primi pannolini fino alla laurea? Beh, se state programmando di mettere al mondo un erede, preparatevi a investire nella nuova avventura una cifra vicino a 210 mila euro, che salgono a 230 mila se dovrete affidarvi alla baby sitter. È una spesa media, per una famiglia dell'Italia centrale che guadagna 3.500 euro netti al mese. Naturalmente il conto sale con l'aumentare del reddito. Famiglia del Nord con entrate nette per 5.200 euro? Ding! Almeno 300 mila euro di spesa per tirar su un figlio fino a 24 anni d'età. Senza contare rette di università o il mantenimento fuori sede.

Cifre impressionanti, nate da un'indagine lunga e affidabile: grazie a una separazione mal digerita, a un professore di fisica e a una battaglia civile. Le stime sul costo del mantenimento di un figlio che Panorama pubblica in queste pagine sono il frutto del lavoro di Marino Maglietta, 64 anni, docente di fisica all'Università di Firenze, due figli. Dopo la separazione e la scoperta dei limiti della legge sull'affidamento dei minorenni, nel 1993 Maglietta fondò l'associazione Crescere insieme. Obiettivo: modificare la normativa e introdurre in Italia l'affidamento condiviso, in modo che entrambi i genitori, pur separati, restino responsabili della cura e dell'educazione dei figli, anche se con tempi e compiti diversi: proprio nel prossimo mese di marzo la sua proposta di legge arriverà finalmente alla Camera.

Ma in questo progetto diventa fondamentale stabilire quanto costa davvero crescere un bambino: una richiesta avanzata anche dai magistrati, che devono quantificare il contributo dei genitori al mantenimento dei figli. E un'esigenza sentita da tutti quelli che lavorano alla costruzione di accordi tra ex coniugi (mediatori, avvocati, i genitori stessi) ai quali serve un punto di riferimento oggettivo e uniforme. Maglietta si mette al lavoro nel 2000 coinvolgendo colleghi della facoltà di statistica dell'Università di Firenze e la Regione Toscana, che finanzia il progetto. Il team elabora i risultati dell'indagine Istat sulle spese degli italiani, che coinvolge 40 mila famiglie. Aggiunge una prova sul campo su un altro campione di 3 mila famiglie. Confronta le proprie con analoghe tabelle compilate in Germania, Svizzera, Danimarca. Applica vari correttivi statistici. E alla fine mette a punto un sistema basato su dati oggettivi che permette di stabilire il costo mensile del mantenimento di un figlio considerando età, reddito dei genitori, zona di residenza, numero di eventuali fratelli.

Risultato? Per esempio, per mantenere un bambino di 3 anni, una famiglia del Centro Italia che guadagna 3.500 euro netti deve spendere circa 580 euro al mese (baby sitter esclusa). La voce più pesante tra le spese dirette è l'alimentazione, mentre tra i costi indiretti al primo posto c'è la casa, che si presume debba essere più grande per ospitare il nuovo membro della famiglia. Se poi c'è bisogno della baby sitter, il conto sale di circa 130 euro al mese. E ovviamente, quando il figlio cresce, anche la spesa di mantenimento aumenta: a 16 anni il conto mensile è di 200 euro in più rispetto a un bimbo di 3 anni. Tra le spese che crescono di più, istruzione, svaghi, vacanze.

Le differenze tra Nord e Sud sono tutto sommato limitate: un figlio cresciuto al Nord costa mediamente appena il 6 per cento in più rispetto al Mezzogiorno. Ma va ricordato che le spese considerate nell'indagine sono quelle comuni a tutte le famiglie italiane. Non tengono conto per esempio della mancanza cronica di posti negli asili nido pubblici o della distanza dei nonni nelle grandi città: tutti fattori che fanno impennare la bolletta figlio nelle metropoli. In particolare al Nord.
Naturalmente con l'aumentare del reddito familiare cresce la spesa per i figli, ma cambia di parecchio la sua composizione. Si spende solo un po' di più per dare da mangiare al bambino, mentre salgono rapidamente i costi dei trasporti, delle vacanze, dell'istruzione. Una famiglia che porta a casa 2 mila euro netti di stipendio spende in svaghi e vacanze per il figlio di 9 anni circa 60 euro al mese. Un'analoga famiglia che guadagna più del doppio (5.200 euro) ne spende oltre 150.

Fin qui la fotografia, anzi il conto, di quanto sono cari i bambini. Ma i genitori italiani hanno modificato nel tempo la spesa verso i loro figli? Secondo Enrico Finzi, sociologo e presidente della società Astra, è così. E per almeno cinque buone ragioni: «I bambini sono sempre meno. Ed essendo una risorsa scarsa i genitori vi investono di più. Poi aggiungete il senso di colpa: in un mondo dove si ripete che è bene vivere con i figli ma non ce la si fa perché si lavora tanto, la spesa per i bambini diventa riparatoria. E ancora: siamo in una cultura del nuovo, l'usato non esiste più, non si riciclano le cose dei fratelli e dei cugini, che spesso non esistono neppure».

Altri due elementi giocano a favore del dare troppo ai figli: il crescente conformismo sociale, che obbliga i figli e i genitori a comprare «quello che hanno anche gli altri». E il potere contrattuale più forte dei ragazzini: non solo godono di una situazione di monopolio (spesso sono figli unici), ma hanno anche un livello di competenze specifiche (videogiochi, telefonini) che i genitori non riescono a controllare. Quindi tenete duro, non spaventatevi, possibilmente non fermatevi a un figlio: il secondo, come provano le tabelle del professor Maglietta, costa il 30 per cento in meno del primo. E ricordatevi di quello che diceva Winston Churchill: «Non c'è per nessuna comunità investimento migliore del metter latte dentro ai bambini».

Sondaggio

Esprimi un tuo parere sul nuovo sito