Affermare i diritti dei minori significa tutelare il diritto dei figli ad avere rapporti costanti ed assidui con entrambi i genitori. PAPA' SEPARATI è un nome scelto con molta attenzione, perché indica la diffusa condizione dei padri, separati dai figli, ostacolati nello svolgere il loro ruolo educativo dei figli minorenni, sia per orientamenti della giurisprudenza, sia per comportamenti escludenti. .
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La storia di Mario

Storia di Mario

Riporto la storia di Mario così come me l' ha spedita...

Sono credente e non mi sarei mai separato per l'amore per mio figlio e quello che avevo per la mia ex moglie (sono divorziato, su richiesta della mia ex). Un giorno, però, l'allora mia moglie se ne è andata, portando via il figlio di otto anni, con l'intento di non farlo più vedere, a me ed a tutti i miei parenti, nonni compresi (85 e 90 anni), ed attuando tutte le tecniche della madre malevola, al momento ci e' riuscita.Dopo 5 anni di andirivieni tra le due case dei genitori, contento con me ed i miei (salvo tremende telefonate di controllo della madre e dei suoi), una mattina che l' ho accompagnato a scuola, sbattendo con un calcio la portiera della macchina, mio figlio disse: "ORA BASTA SONO 5 ANNI CHE MI ROMPI I C....., NON FARTI MAI PIU' VEDERE, NON STO SCHERZANDO". Aveva 13 anni ed era i giorno prima della S. Cresima, ora sono due anni e 4 mesi che non lo vedo e che non mi vuol più vedere. Seguo mio figlio a scuola, lui lo sa e non mi vuole parlare. Al momento della separazione avevo chiesto perizie del tribunale (CTU, per chi non lo sa), per noi tre e dopo un perizia psicologica, ed una psichiatrica ne e' uscita questa sentenza di separazione che Vi trasmetto in stralcio, con miei commenti, vedete un po' Voi che "perle":

SENTENZA SEPARAZIONE 190/96

“....talchè il recepimento di quelle richieste, processualmente ineccepibile ed in concreto senza alternative, non vale certo ad evitare che il caso ... venga segnalato al Tribunale dei Minori per gli accertamenti ed i provvedimenti di competenza avendo ad opinione del Collegio, entrambi i genitori dato adito, con il loro comportamento, a più d'un legittimo dubbio sulle rispettive capacità e buona fede nell'educazione del figlio.”

ENTRAMBI I GENITORI!!!! Grazie agli psicologi che dicono che la colpa è di entrambi i genitori....

“Ciò premesso, devesi osservare come indubbia appaia la fondatezza della domanda di separazione, giacchè la convivenza dei coniugi, del resto interrottasi nei fatti ben prima della proposizione della domanda giudiziale, è certamente impossibile ed inopportuna tanto per quanto concerne i loro rapporti che l'educazione del figlio.

Quanto all'affidamento di quest'ultimo, in aderenza all'opinione del CTU ...appare opportuno confermarne l'affidamento alla madre, non per particolari inclinazioni di costei ma unicamente per non traumatizzare ulteriormente il minore,

(si commenta da sola!!!! ndr)

che alla situazione di fatto dev' essersi in qualche modo adattato.

(idem !!!! ndr)

Naturalmente i rapporti tra padre e figlio debbono essere favoriti al massimo, e qualunque ostacolo dovesse esservi frapposto non potrà che provocare mutamenti nel regime di affidamento, giacchè l'interesse del minore vuole che per il suo corretto sviluppo psichico, il ruolo e la presenza del padre siano costanti.

Vedete più avanti su questo punto...

Non rientra nelle possibilità di legge la nomina di un "mediatore delle istanze dei genitori": l'incapacità dei genitori di gestire correttamente i loro rapporti nell’interesse del figlio, poiché varrebbe a dimostrarne l'inidoneità al ruolo educativo che dovrebbero ricoprire, trova conseguenza e sanzione nella modifica del regime di affidamento o, al limite, in provvedimenti ancor più rigorosi di tutela del minore.”

In altre parole: la legge non prevede un mediatore delle istanze dei genitori, se non siete capaci a guardarvelo, ve lo togliamo, .... A CHI GIOVA tutto ciò??? Al minore o a chi???

Grazie alle interferenze continue della madre e dei suoi parenti, mi sono rivolto CINQUE volte al GIUDICE TUTELARE. Risultato: per tre volte ha convocato me e la mia ex moglie e una volta o due anche il figlio (allora decenne) con alcun successivo risultato.

Dopo che mio figlio mi ha apostrofato, a 13 anni, come su descritto, mi sono rivolto nuovamente al Giudice Tutelare perché mi convocasse e affinchè potesse aiutarmi, ma evitando di portare nuovamente mio figlio e la mia ex in tribunale, ed I GIUDICI TUTELARI, DIVERSI NELLE DUE ISTANZE, MI HANNO RISPOSTO PER DUE VOLTE COME SEGUE (testuali ndr):

“..... la convocazione del padre, in assenza della madre, si palesa inopportuna....”

Cioè ARRANGIATI !!!! , con i risultati che sapete.... Le sentenze sono reali e documentabili.

Oggi nella stragrande maggioranza dei casi i figli sono affidati alle madri, che sono già sicure di questo in partenza ed alcune ne abusano, ed a causa del loro odio verso l'ex marito non esitano a mettere il figlio contro di esso, con grave danno per il minore. Questa sindrome in America è già nota da tempo come "Sindrome di alienazione parentale" (PAS) e su questa è stato scritto un trattato molto interessante: "Sindrome della madre malevola in casi di divorzio", dal sito della Associazione Crescere Insieme di Firenze che ringrazio per questo contributo. Questo testo è del 1992, basato su testi ancora precedenti, fino al 1985, e a tutt'oggi 2001, settembre, sembra ancora ignorato da tanti giudici, avvocati e psicologi, che danno comunque, sempre ragione alle mamme.

Mario

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